L'allenatore della Juventus effettuerà cambiamenti graduali rispetto al suo predecessore: il primo e più probabile sembra quello del modulo difensivo con il passaggio da una linea a 4 a quella a tre, Cannavaro-Legrottaglie-Chiellini, in un 3-4-1-2 con Diego dietro ad Amauri e Del Piero.
VINOVO (Torino), 2 febbraio 2010 – La rivoluzione di Alberto Zaccheroni alla Juventus è iniziata in punta di piedi. “Con la Lazio non ho voluto confondere la squadra, ma dopo questa settimana di lavoro, sabato contro il Livorno ci potrebbe già essere qualche novità”. Un passo alla volta, ma il nuovo allenatore ha già le idee chiare e tanta voglia di cambiare. Il tempo stringe, per conquistare l’obiettivo minimo del quarto posto (e la qualificazione per la prossima Champions League) bisogna invertire la rotta. E allora vediamo quali accorgimenti ha già apportato o ha intenzione di fare Zaccheroni nel tentativo di riportare la Juve in vetta alla classifica.
Alberto Zaccheroni con Legrottaglie. LaPresse
ALLENAMENTI INTENSI — Nessun giorno di riposo, lunedì mattina la Juve era già al lavoro dopo la partita di domenica sera. Ieri lavoro defaticante per i giocatori in campo contro la Lazio, stamattina invece tutti in campo ad eccezione di Melo e Diego (entrambi in palestra ma recuperabili per il Livorno). La politica degli allenamenti a porte chiuse continua, ma si intravedono già le prime differenze rispetto al lavoro di Ciro Ferrara. Zaccheroni punta su sedute di lavoro intense, molta parte atletica, corsa e movimenti senza palla. L’obiettivo è migliorare la condizione fisica generale e rivedere una Juve che corre per tutti i 90 minuti della partita.
ROMBO ATIPICO — Quello di Zac è un rombo più allungato rispetto a quello di Ferrara. La posizione di Felipe Melo è più arretrata. Il brasiliano contro la Lazio ha giocato di fatto davanti alla difesa garantendo più copertura, ha trovato la posizione con facilità e la sua prova è stata positiva. Diego invece ha avuto totale autonomia, libero di svariare a piacere dietro le punte e agire tra le linee per mettere in difficoltà gli avversari. Entrambi i brasiliani sono usciti acciaccati dalla sfida con la Lazio: Melo è alle prese con un affaticamento muscolare e domani riprenderà a lavorare sul campo. Anche Diego oggi è rimasto in palestra mentre in campo al suo posto Zaccheroni ha provato Giovinco. E proprio Giovinco potrebbe giocare titolare a sorpresa contro il Livorno, nel caso in cui Diego non dovesse recuperare.
DIFESA A TRE, ESTERNI ALTI — Zaccheroni non l’ha ancora provata ufficialmente ma è solo una questione di tempo. Cannavaro, Legrottaglie, Chiellini. La tentazione è forte ma il nuovo allenatore vuole fare un passo alla volta, c’è tempo per cambiare. Con la difesa a 3 cambierebbe anche il modulo, non più a rombo. Questa è la nuova formazione che ha in mente Zaccheroni: Cannavaro, Legrottaglie e Chiellini davanti a Buffon. A centrocampo Melo e Sissoko (o Candreva) mediani davanti alla difesa, sugli esterni Caceres a destra e De Ceglie (o Marchisio) a sinistra. Il reparto offensivo rimarrebbe invariato con Diego trequartista a sostegno di Del Piero e Amauri.
COLLOQUI PERSONALIZZATI — Ha iniziato con il capitano e ha proseguito giorno dopo giorno, fino ad ascoltare tutta la rosa. Per Zaccheroni il dialogo tra allenatore e giocatori è fondamentale, per questo motivo ha parlato con tutti, spiegando i suoi obiettivi e il suo metodo di lavoro, chiedendo in cambio soltanto la disponibilità. I giocatori lo hanno ascoltato e gli hanno dato piena fiducia, adesso la palla passa a lui.
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