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Foto tratta dal video dell'inedito: "SOLE NERO"

Foto tratta dal video dell'inedito: "SOLE NERO"

CUORE DI VETRO

RESTA

LULU' E MARLENE + DIO

martedì 13 aprile 2010

Il ritorno dei Litfiba - Rock e hit di un tempo.


Le date europee del gruppo che da oggi è in tour italiano sono state seguite da tanti giovanissimi. Nuova formazione, tanti pezzi classici


di FULVIO PALOSCIA

Piero Pelù ha gli stessi capelli lunghi dei tempi d'oro, e torna a indossare gilet etnici sul petto nudo: il fisicaccio c'è, le fan possono stare tranquille. Ghigo Renzulli manovra ancora la chitarra con sicurezza sorniona. Insomma: tutto come una volta.

Gli elementi trainanti dell'era del grande successo dei Litfiba (dopo il litigio tra i due musicisti avvenuto undici anni fa e il conseguente divorzio, il gruppo è continuato ad esistere) sono di nuovo insieme in tour che venerdì e sabato approda al Mandela per due date esauritissime. Chi è rimasto a bocca asciutta, potrà rifarsi il 24 luglio, ad Arezzo, per il tour estivo. Prima, uscirà un album dal vivo con due inediti.

Tarallucci e vino. Come se le tumultuose polemiche scoppiate nel 1999 non fossero mai esistite. Anche se sono lì, nero su bianco, nel libro che Pelù scrisse con Massimo Cotto per Mondadori, Perfetto difettoso, dove il cantante non lesinò scudisciate su Renzulli e il produttore di sempre dei Litfiba, Alberto Pirelli, coinvolto tra l'altro in questo ritorno di fiamma.

Chi o cosa abbia lastricato la strada verso la riappacificazione non è dato saperlo. Forse il silenzio, sufficientemente lungo per calmare gli animi; forse - dicono i detrattori - la voglia di soldi e successo. Tant'è: nel "warm up tour", le date di "riscaldamento" e di preparazione ai concerti italiani (stasera la prima a Milano) che si sono tenute a Marzo a Monaco, Zurigo, Losanna, Piero e Ghigo sono apparsi in forma, portati in trionfo da un pubblico di affezionatissimi che li ha seguiti anche oltre confine. Quarantenni nostalgici? Macché. Tantissimi giovani che, nel corso degli anni, hanno coltivato la memoria dell'unica vera rock band italiana approdata dalle cantine al successo del mainstream. Nel bene. E nel male.

Sul palco Pelù e Renzulli riabbracciano un rock solido, scarno, istintuale. "Sarà uno show intenso e compatto - dicono - vogliamo portare nei palazzetti tutta quell'energia che si crea in un club, con il rapporto diretto tra musicisti e pubblico". La formazione? Quella classica dei Litfiba: voce, chitarra, basso, batteria, tastiere. Il bassista Daniele Bagni appartiene alla storia dei Litfiba baciati dal successo, con loro ha suonato dal 1997 al 1999, poi ha seguito Pelù nella sua carriera solista. Alle tastiere c'è una nuova entrata, Federico Sagona, mentre il batterista Pino Fidanza fa parte dell'ultima line-up del gruppo. La scaletta è un vero e proprio best of: Proibito, Resta, Cangaceiro, Paname, Bambino, Il volo, Sparami, Lulù e Marlene, Dio, Spirito, Tex/Ferito, Fata Morgana, Animale di zona, A denti stretti, Cuore di vetro, Gioconda, Ritmo #2, Ci sei solo tu, Maudit, Dimmi il nome, El diablo, Lacio drom, Lo spettacolo. Il tour è a impatto zero: l'energia proviene da fonte rinnovabile.

Tarallucci e vino, sì. Ma non mancano dubbi: perché Pelù e Renzulli non hanno convocato i membri originali della band, ovvero Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, che si erano detti disponibili ad una reunion per celebrare degnamente i 30 anni della band. E che a vario titolo hanno continuato a collaborare sia con i Litfiba post Pelù (Aiazzi) sia con Pelù solista (Maroccolo)? E non mancano i veleni. Roberto Terzani, al basso dei Litfiba dal 1990 al 1993, sul suo sito web ha scritto parole di fuoco, parafrasando gli hit da solista di Piero: "Io non ci sarò (con tutto il mio entusiasmo). E' incredibile come certa gente possa covare tanto rancore per questioni di cui sanno solo loro. Certa gente non mi dà niente perché è vuota, angosciata e presuntuosa".

PUBBLICATO SU: www.firenze.repobblica.it

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